Roma, 20 novembre 2023 – Interrotta la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale della Somministrazione Lavoro, che riguarda ogni giorno oltre mezzo milione di persone, a causa di una “grave presa di posizione” dell’associazione di categoria delle Agenzie, Assolavoro. A comunicarlo i sindacati FeLSA CISL NIdiL CGIL UILTemp in una nota diffusa oggi. “Dopo oltre 16 mesi dalla presentazione della piattaforma per il rinnovo del CCNL della Somministrazione e dopo decine di incontri in cui sono stati approfonditi tutti i temi – spiegano le categorie sindacali del settore – l'associazione datoriale Assolavoro ha comunicato l'intenzione di non proseguire il confronto adducendo motivazioni che giudichiamo pretestuose.”
Secondo FeLSA CISL NIdiL CGIL UILTemp “le motivazioni nascondono la mancanza di volontà di trovare per via negoziale le soluzioni alle problematiche che riscontrano le lavoratrici e i lavoratori impiegati ogni giorno dalle Agenzie per il Lavoro in tutti i settori, sintetizzate nella piattaforma di rinnovo del CCNL.” Tra le principali criticità su cui il negoziato è fermo, la richiesta di un riconoscimento economico per le lavoratrici e i lavoratori, modulato tenendo conto dell’anzianità di settore, in modo da ridistribuire il valore generato dalle persone che lavorano all’interno di un comparto in fortissima crescita da anni.
I punti in discussione, poi, vertono su maggiori certezze sulla sicurezza, nella prevenzione degli infortuni sul lavoro, e sulla continuità occupazionale, sia evitando che il tempo indeterminato in somministrazione diventi un “contratto a termine mascherato”, sia arginando il turn over, cioè la continua sostituzione dei lavoratori sulle stesse posizioni lavorative. Necessario, quindi, anche migliorare le regole del MOG (Monte ore garantito). Inoltre, in caso di perdita della missione, i sindacati chiedono di aumentare le indennità di disponibilità e di considerare collettivamente le interruzioni di missione plurime.
Riguardo alle prospettive occupazionali e alla “gestione” delle carriere lavorative all’interno della somministrazione, le organizzazioni sindacali ritengono fondamentale migliorare la qualità della formazione e del placement che offre il sistema bilaterale, dare piena attuazione alle norme esistenti su preavviso, proroga e clausola sociale, garantire le attuali prestazioni erogate dal Fondo di Solidarietà, migliorare e aumentare le prestazioni dell’ente bilaterale Ebitemp, rafforzare i confronti sindacali a livello territoriale.
Infine, prosegue la nota, “in troppi luoghi di lavoro il principio della parità di trattamento tra lavoratori somministrati e dipendenti diretti, sancito dalla legge e dal CCNL in vigore, è violato o applicato in maniera erronea, ed è dovere delle Agenzie per il Lavoro applicarlo correttamente.”
FeLSA CISL NIdiL CGIL UILTemp ritengono che vada immediatamente ripresa la trattativa per il rinnovo del CCNL “contestualmente – concludono i sindacati – avvieremo un percorso di partecipazione, informazione e confronto con le lavoratrici e i lavoratori nei luoghi di lavoro, per raggiungere gli obiettivi posti in piattaforma e dare risposte alle esigenze delle migliaia di persone che lavorano nel settore.”
Si svolgerà il 14 e il 15 settembre, presso il centro culturale MONK a Roma, il IV Congresso Nazionale della UILTemp, categoria della UIL guidata dalla Segretaria generale Lucia Grossi, che organizza, rappresenta e tutela le lavoratrici e i lavoratori in somministrazione, collaboratori, titolari di forme di autoimpiego e appartenenti a settori contrattualmente non ancora disciplinati.
In Italia, dal 2022, tra i somministrati, persi oltre 3mila posti di lavoro, con oltre 1 milione di ore di cassa intergrazione (AIS)
FeLSA CISL NIdiL CGIL UILTemp, in rappresentanza dei lavoratori e delle lavoratrici in somministrazione (ex interinali), unendosi alle lavoratrici e ai lavoratori metalmeccanici e del commercio, proclamano per il 18 ottobre 2024, uno sciopero di 8 ore nel settore automotive. Manitestazione nazionale a Roma per difendere l'occupazione e chiedere al Governo e a Stellantis di costruire li futuro dell'industria dell'auto.
lI prezzo della crisi del settore automotive si sta scaricando pesantemente anche sulle condizioni dei somministrati: le ore di Assegno Integrazione Salariale (AlS ) nel biennio 2022/2023 sono state 790.566 e hanno interessato 5.375 persone; nei primi 9mesi del 2024 contiamo già 195.130 ore e 2.562 lavoratori e lavoratrici interessati. Negli ultimi tre anni si sono persi oltre 3 mila posti di lavoro, parliamo di lavoratrici e lavoratori in somministrazione con elevate anzianità di servizio che erano ormai parte integrante dell'organico strutturale dell'azienda.
Condividiamo e sosteniamo, quindi, con forza la richiesta di Fim Fiom Uilm al Governo e a Stellantis di realizzare un accordo quadro generale che possa dare risposte positive, non solo a chi lavora negli stabilimenti del Gruppo, ma anche a tutte e tutti coloro che lavorano nell'indotto indipendentemente dalla tipologia di contratto.
Senza un serio piano di sviluppo industrale, in Italia, la qualità e la quantità dell'occupazione saranno sempre a rischio.
SI ALLO SVILUPPO NO ALA PRECARIETÀ!
Il 12 marzo 2015 alle ore 10:00 presso la Sala Bruno Buozzi della UIL (Via Lucullo 6 - Roma) si concluderanno i lavori congressuali della UIL Tem.p@ sospesi il 9 settembre scorso.
#25novembre #giornatainternazionale #donne
👠☀️🌀 La violenza contro le #donne, in tutte le sue forme,uccide la libertà e annulla la volontà.
La #UILTemp condanna, combatte e denuncia ogni forma di violenza contro le donne, sul luogo di lavoro e in ogni luogo della società. La difesa contro la violenza è stata inserita nel rinnovo del contratto collettivo nazionale per il lavoro i #somministrazione per tutelare le donne che ne sono vittime. Ma la strada è ancora lunga soprattutto quando si parla di #donne e #precarietà.
Il diritto al lavoro, alla libertà di essere se stesse non possono essere schiacciati, da nessuno! 🌀
Nella mattinata del 04 marzo 2023 si è riunito il Consiglio Regionale UILTemp Abruzzo al fine di pro-clamare la nascita della nuova dirigenza abruzzese.
Alla presenza della Segretaria Generale UILTemp Lucia Grossi, il Segretario Generale UIL Abruzzo Michele Lombardo, il Segretario Generale uscente Maurizio Sacchetta, eletto in Segreteria Nazionale UILTemp, passa le consegne nel ruolo di segretario generale Uiltemp Abruzzo a Stefano Santucci. il neo Segretario UILTemp Abruzzo sarà coadiuvato da Stefano Calcagni e Mauro Sciulli che entrano in Segreteria e Chiara Pupi con ruolo di Tesoriere con delega all'Organizzativo.
UILTemp Abruzzo è diventata un punto di riferimento importante per la tutela dei diritti dei lavoratori precari grazie al lavoro svolto dal Segretario Maurizio Sacchetta e da tutti i componenti della UILTemp Abruzzo che negli anni hanno dato il loro attivo contributo alla crescita della categoria che ad oggi con-ta circa 2000 iscritti a livello regionale.
Maurizio Sacchetta: “Ringrazio la Segretaria Generale Lucia Grossi, che con mia grande sorpresa, mi ha chiamato a far parte della Segreteria Nazionale Uiltemp e cercherò di essere all’altezza del nuovo compito e di onorare questa sua scelta.
La Uiltemp è nata per seguire i lavoratori e le lavoratrici durante il periodo di flessibilità e o di precarietà, e accompagnarle alla stabilizzazione.
La “somministrazione di lavoro” rappresenta quella forma di flessibilità contrattata necessaria a garantire la continuità occupazionale e la parità di trattamento ai lavoratori, sia in termini di tutele dei diritti sia in termini economici e alle aziende garantisce la flessibilità richiesta.
La somministrazione deve essere intesa come una possibilità di creare una occupazione di qualità e sta-bile e che vada incontro anche al desiderio di una parte della nuova generazione che non vuole il classi-co posto fisso. Vediamo la nascita di un nuovo fenomeno, il Job Hopping (saltare da un lavoro all’altro), con il quale lavoratrici e lavoratori cercano una migliore conciliazione tra vita e lavoro e auspicano che la battaglia avviata dalla Uil di riduzione dell’orario di lavoro a parità di trattamento vada in porto.
La Uiltemp è stata è e sarà l’unico strumento a disposizione dei giovani e meno giovani per far sentire ciò che vivono sulla loro pelle, la precarizzazione, creata dalla cosiddetta “nuova politica” degli ultimi venti anni.
Un ringraziamento va al gruppo di lavoro Uiltemp Abruzzo, vecchio e nuovo, tra i quali voglio ricordare due persone che purtroppo non sono più tra noi, Roberto Ambrosini e Mario Ferrone, grazie anche al loro contributo oggi rappresentiamo, non solo la somministrazione, ma anche i collaboratori dello spet-tacolo, collaboratori sportivi, Rider, Co.co.co. Navigator, Partite Iva, ecc.
Sono convinto che il nuovo gruppo dirigente Uiltemp Abruzzo, a cui faccio un in bocca al lupo, seppure nella continuità riusciranno a rendere ancora più grande la nostra organizzazione.”
La dirigenza cambia veste perseguendo una strada tracciata nel tempo che, con il sostegno della Segreteria Nazionale, continuerà a lottare e dare voce a tutte le persone che vivono la parte più atipica del mondo del lavoro ed i quali richiedono maggiormente tutela e rappresentanza.
Facciamo un grande in bocca al lupo alla nuova Segreteria e a tutta la squadra UILTemp Abruzzo com-posta da giovani che con passione e dedizione affrontano ogni giorno le sfide che questa categoria porta avanti con l’obiettivo di essere un faro nella galassia della precarietà.
Il Segretario Santucci, la Segreteria ed il Tesoriere, porgono un sentito ringraziamento a Lucia Grossi e Michele Lombardo per il costante e tangibile sostegno e supporto, a tutti i colleghi/amici intervenuti con significative espressioni di affetto e vicinanza ed a Maurizio Sacchetta per aver lasciato una strada trac-ciata, ma soprattutto per aver insegnato come percorrerla.
Questa mattina si è consumata l’ennesima strage sul lavoro che, dalle notizie attualmente disponibili, ha causato la morte di tre lavoratori mentre altri 4 risultano dispersi a causa di un crollo all’interno del cantiere per la costruzione del nuovo supermercato Esselunga in via dei Mariti a Firenze.
Non possiamo permettere che si continui a morire spesso a causa di un sistema dove la logica predominante è quella di contenere I costi a discapito della qualità del lavoro e della sicurezza dei lavoratori.
Per questi motivi le organizzazioni sindacali Felsa CISL Toscana-Nidil CGIL Firenze- Uiltemp Uil Toscana in rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori somministrati delle aziende metalmeccaniche della provincia di Firenze, nell’unirsi al cordoglio per le vittime aderiscono allo sciopero indetto da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil per la giornata odierna di 4 ore in tutto il settore da effettuarsi alla fine di ogni turno di lavoro, fatto salvo modalità diverse espresse dalle singole RSU.
Le segreterie di Felsa-Nidil-Uiltemp
(Foto: Ansa.it)
Con la presente le scriventi organizzazioni sindacali FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp, aderiscono allo sciopero di 24 ore (l'intero turno di lavoro della giornata per tutti/e i lavoratori /ici coinvolti/e), proclamato dalle Segreterie Nazionali di Filt-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, per il giorno 26 novembre 2021, dei lavoratori somministrati in missione presso le imprese utilizzatrici associate ad Assoespressi che effettuano le consegne per Amazon Italia Transport. Lo sciopero si svolgerà secondo le modalità comunicate a livello Nazionale dalle rispettive Categorie di riferimento.
Documento in formato PDF
Con la presente le scriventi organizzazioni sindacali FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp, in rappresentanza dei lavoratori somministrati, aderiscono allo sciopero nazionale proclamato dalle categorie FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, UGL Trasporto Aereo, per il prossimo 19 maggio 2023 in tutte le aziende di handling del settore del trasporto aereo.
Lo sciopero si svolgerà secondo le indicazioni fornite dalle sopracitate Categorie Nazionali di riferimento.
Si è concluso l'incontro in assessorato avente all'ordine del giorno i seguenti punti di discussione:
- mancato riconoscimento della percorrenza e degli istituti contrattuali del CIRL;
- monitoraggio del processo per il superamento della somministrazione.
In riferimento al primo punto è parso da subito un dialogo tra sordi, considerando che il management di Arif continua ad affermare di aver correttamente applicato il CIRL (indennità di percorrenza compresa) e di aver pienamente soddisfatto il verbale sindacale del 18 febbraio u.s., (quest’ultimo mai sottoscritto dalla UILTemp Puglia).
Diversamente, noi riteniamo che la mancata proroga intervenuta con decorrenza al 2 luglio u.s., è stata artatamente intesa da ARIF quale occasione per deregolamentare
ulteriormente il contratto di lavoro in danno ai lavoratori in somministrazione.
In ordine al secondo punto, sebbene l'assessore abbia confermato che sono in atto e in indirizzo adempimenti amministrativi e contabili, noi riteniamo urgente e non più
rinviabile, rilanciare proficue relazioni sindacali in ARIF, per favorire l'attivazione immediata del tavolo tecnico, al fine di poter costruire un chiaro percorso e, senza
ulteriori colpi di scena, mettere in sicurezza una volta per tutte il lavoro e la ben nota platea storica dei precari di ARIF.
Per queste ragioni, il giorno 12 dicembre p.v., dalle ore 10.00 alle ore 12.00, presso la sede UIL Puglia in C.so A. De Gasperi, 266 -Bari, è convocata in modalità mista l’assemblea dei lavoratori per valutare ulteriori percorsi di mobilitazione.
Mancato riconoscimento della parità di trattamento e attivazione turnover selvaggio
La Uiltemp Abruzzo ritiene che non sia più accettabile il perdurare della situazione creatasi nei confronti dei lavoratori somministrati impegnati nella sanità, specialmente per i circa 450 attualmente inviati in missione c/o la Asl1, da EROI durante la Pandemia a Lavoratori di serie B il passo è stato breve, difatti questi lavoratori, donne e uomini, che hanno combattuto in corsia ed hanno contribuito a garantire un servizio essenziale come quello della Salute, durante la pandemia, con le loro professionalità e migliorato il servizio sanitario nella Asl1, per tutto questo hanno ricevuto come ricompensa, oltre il mancato riconoscimento alla stabilizzazione, il non rispetto della parità di trattamento; Mancato pagamento dei tempi di vestizione e svestizione, Mancato pagamento dell’indennità Covid una tantum di euro 791,76 procapite nonostante la determina regionale n DPF004/16 del 06/04/2022 con la quale la Asl1 ha ricevuto risorse dalla Regione Abruzzo pari a Euro 361834,32 per pagare i 457 somministrati in missione alla data del 01/05/2021, e mai trasferite alla Apl Orienta Spa per consentirne l’erogazione ai lavoratori e lavoratrici aventi diritto, Mancato riconoscimento dei buoni pasto.
Inoltre come ente pubblico non riusciamo a concepire la motivazione dell’utilizzo di un turnover continuo e contratti brevi (uno, due massimo tre mesi) al contrario di quello che avviene nelle altre Asl abruzzesi che invece attivano contratti più lunghi.
Riteniamo che questo sia lesivo della dignità dei Lavoratori e Lavoratrici in quanto questa modalità di gestione del personale creerà dei gravi problemi economici e sociali ad un territorio come quello della Provincia di L’Aquila già colpito duramente nell’ultimo decennio da varie crisi occupazionali.
A questo aggiungiamo che per professionalità (esempio Fisioterapisti) necessarie strutturalmente al corretto funzionamento del servizio sanitario, non è mai stato avviato (come per le altre figure) un Avviso Pubblico e o concorso, (in merito a questo ultimo punto permane la nostra richiesta di superare le disposizioni previste dalla cd. "legge Madia", che prevede l'esclusione per i lavoratori somministrati del riconoscimento della loro anzianità ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici.)
Per tutto questo come UILTemp Abruzzo abbiamo deciso di Portare all’attenzione del Prefetto di L’Aquila e dell’assessore regionale alla sanità Dott.ssa Nicoletta Verì, proclamando dalla data odierna, nella Asl1 di L’Aquila Avezzano Sulmona, lo stato di agitazione per i lavoratori e le lavoratrici in somministrazione c/o la suddetta Asl1.
Attivando la procedura di raffreddamento ai sensi e per gli effetti delle vigenti disposizioni in materia di sciopero nei servizi pubblici essenziali al fine di ripristinare la parità di trattamento e evitare un problema occupazionale dal quale deriverebbe un problema sociale.
Quando è un ente pubblico a non garantire diritti, tutele e spettanze contrattuali, possiamo solo afferma-re che ad oggi il sistema lavoro ha falle più grandi di quanto ci si aspetta.
Dopo circa un anno, lavoratrici e lavoratori somministrati della ASL1 di Avezzano – Sulmona – L’Aquila attendono le autorizzazioni per il pagamento degli aumenti spettanti dal rinnovo contrattuale del ccnl sanità firmato a novembre 2022. Interlocuzioni, comunicati, incontri davanti al Prefetto di L’Aquila non hanno convinto l’Ente e la Regione Abruzzo che il pagamento di tali spettanze, non solo doveva già essere avvenuto, ma doveva diventare una priorità.
A seguito di nostri pressanti solleciti, l’Agenzia Orienta questo mese di settembre, nonostante la man-cata autorizzazione della ASL1, andrà ad anticipare parte del dovuto sostituendosi all’ente regionale. Un segnale importante in risposta alle nostre richieste che tuttavia non ci soddisfa a pieno e porterà UILTemp Abruzzo ad attivare azioni legali di messa in mora della ASL1 e della Regione Abruzzo al fi-ne di metterli davanti alle loro responsabilità.
Lavoratrici e lavoratori sono estenuati da questo continuo procrastinare. Ci leggiamo una volontà di vo-ler portare gli animi allo sfinimento sperando ci sia un abbandono delle richieste. Tutto ciò non accadrà, ormai la misura è colma per lasciar correre qualsiasi minima défaillance.
Rinnovi contrattuali mensili comunicati all’ultimo minuto utile. Ciò comporta che lavoratrici e lavoratori debbano chiedersi se il turno che parte da lì a poche ore sia confermato.
Mancati rinnovi motivati con “bassa professionalità” a ridosso di un infortunio o di una sua ricaduta. Sembra quasi che ammalarsi o avere problemi fisici collegati al duro lavoro faccia improvvisamente per-dere il rendimento e quindi il diritto di lavorare.
Professionisti del settore (lo si diventa dopo anni di lavoro) non riconosciuti come tali, ma considerati alla stregua dei beni accessori a cui sono contabilmente collegati.
Qualcuno li aveva definiti EROI! Passata l’emergenza, tutto si dimentica.
Non è più possibile accettare tali situazioni di mancate garanzie, di rispetto e di dignità che si stan-no estendendo a macchia d’olio su ogni P.O. Abruzzese. La denominazione dell’azienda che contrat-tualizza non può essere la discriminante che porta a disconoscere i principi cardine della nostra repubbli-ca: “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro…(art. 1 Cost.)”, “...È compito della Re-pubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'egua-glianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. (art.3 Cost.)”, “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo di-ritto...(art.4 Cost.)” per citare i più conosciuti.
Torniamo a chiedere intervento concreto che possa allineare le discrasie create da cavilli burocratici e ar-rivare al totale riconoscimento del criterio basilare su cui si fonda il settore della somministrazione: “la parità di trattamento” normativa europea ripresa dall’ordinamento italiano e dal ccnl.
In quest’ultimo periodo risuonano i temi dell’internalizzazione e dei percorsi di stabilizzazione per que-ste lavoratrici e questi lavoratori. Sono anni che UILTemp Abruzzo ribadisce la necessità di prevedere criteri che possano premiare il lavoro svolto nei vari presidi ospedalieri. Troviamo sempre paradossale che la categoria sindacale che tutela queste lavoratrici e questi lavoratori non sia convocata nei tavoli in cui affrontano tematiche riguardanti le tutele di un settore che ha mille sfaccettaure.
Da tempo chiediamo ad ASL, Regione e forze politiche di sfruttare gli spiragli che proprio la Legge Madia dà in riferimento alle professioni sanitarie utilizzate in deroga fino al 2020. Oggi rincorriamo l’emergenza, oggi ci affrettiamo a trovare soluzioni ponte che portano peggioramenti contrattuali.
La richiesta è di fare riferimento al comma 10 dell'art. 20 del d.lgs. 75/2015 che include, nel percorso di stabilizzazione degli enti sanitari, anche la somministrazione come contratto flessibile. La procedura di stabilizzazione avviata dalla Regione Abruzzo quest’anno è stata indetta ai sensi dell'art.1, comma 268 lett. b) L. 234/2021 (legge di bilancio per il 2022-2024) il quale richiama l'applicazione proprio dell'art. 20 del d.lgs. 75/2015.
In merito a questo percorso, che agevolerebbe i processi di inserimento diretto, invitiamo la rappresen-tanza politica Regionale a rendersi disponibile ad un incontro per poter dare nuovo slancio e la speranza che non ci siano più “lavoratori di serie B”, esclusi e lasciati ai margini solo per una questione di intesta-zione di busta paga, ma il riconoscimento dell’esperienza e della professionalità.
UILTemp Abruzzo fa appello a lavoratrici e lavoratori della sanità operanti attraverso la somministra-zione di partecipare alle prossime mobilitazioni sindacali per dare più forza alle nostre richieste. Adesso è il tempo di dimostrare in modo palese che la precarietà è creata proprio dall’utilizzo distorto che ne fa il sistema.
8 novembre 2017 ore 9.30. Cinema Modernissimo, Cosenza
Il 21 e 22 aprile 2016 p.v. si svolgerà a Torino l’incontro con le regioni dell’Italia settentrionale della UILTemp, sarà l’ occasione per un analisi su quanto fatto fino ad oggi e quali sono le ipotesi di rilancio e prospettiva per la nostra categoria.
«Nutriamo forti dubbi sui tempi per la stabilizzazione da parte di Acri e San Giovanni in Fiore» dichiarano NIdiL CGIL, FELSA CISL e UILTemp.
Riunione tra l’Assessorato Regionale al lavoro e le delegazioni sindacali di NIdiL CGIL, FELSA CISL e UILTemp per discutere “dei lavoratori facenti parte della L. R. 15 – 2008 già stabilizzati in azienda Calabria Lavoro; le OO. SS. hanno chiesto all’Assessore Giovanni Calabrese a che punto fosse la vertenza per il resto del bacino delle L.L. R.R. 15 – 2008 e 40 – 2013 non ancora contrattualizzati”, scrivono i sindacati in una nota.
“Ricordiamo che all’apertura del tavolo tecnico con Calabria Verde e le Amministrazioni comunali di Acri e San Giovanni in Fiore dove erano presenti anche le OO. SS., si era discusso di un passaggio degli stessi lavoratori in azienda Calabria Verde. Successivamente si è tenuto un altro incontro sempre tra la Regione Calabria e le Amministrazioni Comunali interessate per eventualmente definire questo percorso o trovare delle soluzioni diverse alla proposta avanzata dai Sindacati; dall’incontro abbiamo appreso che i due Sindaci di Acri e San Giovanni in Fiore avrebbero valutato in tempi brevi la proposta della creazione di una società in house che successivamente avrebbe proceduto a stabilizzare tutti i lavoratori presenti del bacino.
Come OO. SS. nutriamo forti dubbi su questa seppur legittima soluzione per due aspetti non di poco conto che vanno: dalla tempistica per poter formalizzare il tutto, visto che la società deve ancora nascere e soprattutto dall’aspetto contrattuale ed economico della stessa operazione che vedrebbe comunque i lavoratori, senza un enorme sforzo economico delle due amministrazioni comunali, andare a percepire un salario al di sotto della soglia di povertà e che quindi vedrebbe loro dopo un ventennio di precariato senza alcun diritto, un futuro senza alcuna garanzia economica.
Abbiamo chiesto perciò alla Regione Calabria di riconvocare a brevissimo i Sindaci – concludono i sindacati – per poter meglio ascoltare la loro proposta e una volta sentiti loro, di riconvocarci entro massimo metà giugno per meglio definire una volta per tutte quale percorso intraprendere per questo bacino di lavoratori; abbiamo altresì rimarcato che se ciò non dovesse avvenire nei tempi definiti l’unica soluzione sarà quella di mobilitare gli stessi circa 650 lavoratori affinché sia loro riconosciuto un diritto, quello del lavoro dignitoso, ormai per troppi anni negatogli”.
Lo Scorso 20 giugno è stato approvato in via definitiva il Disegno di Legge sulla Pubblica Amministrazione che conteneva anche un emendamento sui tirocinanti calabresi, all’art. 3 – comma 3bis, per essere dunque promulgata con firma del Presidente della Repubblica.
In esso si prevede che, per fronteggiare l'emergenza migratoria sul territorio nazionale, con particolare riferimento alla regione Calabria, e per realizzare iniziative utili all’accoglienza, nonché per l'attuazione dei progetti del PNRR e degli interventi e iniziative per fronteggiare il dissesto idrogeologico, le Amministrazioni Comunali possono inquadrare nelle piante organiche, in deroga alle disposizioni ordinarie, i tirocinanti inseriti nei percorsi di inclusione sociale.
"Questo è un fatto sicuramente positivo perché rappresenta sostanzialmente una presa in carico da parte dello Stato (non più della sola Regione Calabria) di un bacino ormai consolidato che negli anni ha prestato servizio nelle Amministrazioni pubbliche della Calabria, sopperendo alle ataviche carenze di organico, a cui ora i Comuni possono attingere per una contrattualizzazione.
Accanto questo, però, non mancano le criticità che hanno dirette ricadute pratiche diverse rispetto ai toni trionfalistici della prima ora.
Ci allarma particolarmente la specificazione che le eventuali assunzioni possono avvenire solo nelle Amministrazioni Comunali e sia riferita ai tirocinanti “già utilizzati dalle predette amministrazioni comunali”, mettendo da parte quell’ampia fetta di tirocinanti (quasi 700) che in questi lunghi anni ha svolto mansioni identiche o equivalenti anche in altri Enti come Province, Asp, Scuole, Camere di Commercio, etc. o aziende private. Una palese discriminazione.
C’è poi il grosso problema della copertura finanziaria. Infatti, mentre nella formulazione originaria erano previsti 40 milioni, mentre ne servirebbero almeno 50 per mantenere l’attuale livello retributivo, nel testo approvato sono previsti di 2 milioni per il 2023 e di 5 milioni dall’anno 2024.
Per esemplificare, queste somme possono coprire circa 350 assunzioni part-time o, provocatoriamente, 4000 assunzioni da 4 - no, il quattro non è un refuso! - ore mensili.
Infine, è prevista una prova selettiva, dalle modalità non meglio specificate, che potrebbe essere ben diversa dalla prova di idoneità che la legislazione regionale ex art. 16 Legge 57/86 prevede per i tirocinanti proprio in riconoscimento e valorizzazione degli anni di servizio già svolti.
Tutto ciò ci fa dire che, mentre da troppe parti si è sbandierata l’idea che da domani possano avviarsi le assunzioni che i 4.000 Tis calabresi attendono da tanto, la portata reale del provvedimento potrebbe rivelarsi ben più deludente e, che se non si apportano gli opportuni correttivi, il percorso non sarà né breve né privo di ostacoli".
Lo scrivono, in una nota congiunta, Il Segretario Generale NIdiL Cgil Calabria Ivan Ferraro, Il Segretario Generale FeLSA Cisl Calabria Gianni Tripoli, Il Segretario Generale UILTemp Calabria Oreste Valente.