Roma, 20 novembre 2023 – Interrotta la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale della Somministrazione Lavoro, che riguarda ogni giorno oltre mezzo milione di persone, a causa di una “grave presa di posizione” dell’associazione di categoria delle Agenzie, Assolavoro. A comunicarlo i sindacati FeLSA CISL NIdiL CGIL UILTemp in una nota diffusa oggi. “Dopo oltre 16 mesi dalla presentazione della piattaforma per il rinnovo del CCNL della Somministrazione e dopo decine di incontri in cui sono stati approfonditi tutti i temi – spiegano le categorie sindacali del settore – l'associazione datoriale Assolavoro ha comunicato l'intenzione di non proseguire il confronto adducendo motivazioni che giudichiamo pretestuose.”
Secondo FeLSA CISL NIdiL CGIL UILTemp “le motivazioni nascondono la mancanza di volontà di trovare per via negoziale le soluzioni alle problematiche che riscontrano le lavoratrici e i lavoratori impiegati ogni giorno dalle Agenzie per il Lavoro in tutti i settori, sintetizzate nella piattaforma di rinnovo del CCNL.” Tra le principali criticità su cui il negoziato è fermo, la richiesta di un riconoscimento economico per le lavoratrici e i lavoratori, modulato tenendo conto dell’anzianità di settore, in modo da ridistribuire il valore generato dalle persone che lavorano all’interno di un comparto in fortissima crescita da anni.
I punti in discussione, poi, vertono su maggiori certezze sulla sicurezza, nella prevenzione degli infortuni sul lavoro, e sulla continuità occupazionale, sia evitando che il tempo indeterminato in somministrazione diventi un “contratto a termine mascherato”, sia arginando il turn over, cioè la continua sostituzione dei lavoratori sulle stesse posizioni lavorative. Necessario, quindi, anche migliorare le regole del MOG (Monte ore garantito). Inoltre, in caso di perdita della missione, i sindacati chiedono di aumentare le indennità di disponibilità e di considerare collettivamente le interruzioni di missione plurime.
Riguardo alle prospettive occupazionali e alla “gestione” delle carriere lavorative all’interno della somministrazione, le organizzazioni sindacali ritengono fondamentale migliorare la qualità della formazione e del placement che offre il sistema bilaterale, dare piena attuazione alle norme esistenti su preavviso, proroga e clausola sociale, garantire le attuali prestazioni erogate dal Fondo di Solidarietà, migliorare e aumentare le prestazioni dell’ente bilaterale Ebitemp, rafforzare i confronti sindacali a livello territoriale.
Infine, prosegue la nota, “in troppi luoghi di lavoro il principio della parità di trattamento tra lavoratori somministrati e dipendenti diretti, sancito dalla legge e dal CCNL in vigore, è violato o applicato in maniera erronea, ed è dovere delle Agenzie per il Lavoro applicarlo correttamente.”
FeLSA CISL NIdiL CGIL UILTemp ritengono che vada immediatamente ripresa la trattativa per il rinnovo del CCNL “contestualmente – concludono i sindacati – avvieremo un percorso di partecipazione, informazione e confronto con le lavoratrici e i lavoratori nei luoghi di lavoro, per raggiungere gli obiettivi posti in piattaforma e dare risposte alle esigenze delle migliaia di persone che lavorano nel settore.”
Dopo lo sciopero di lunedì 14 giugno, si è tenuto oggi, l'incontro programmato tra le OO.SS. FELSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp alla presenza del Vice Ministro On. Gilberto Pichetto Fratin, per affrontare nuovamente la situazione dei lavoratori somministrati presso Poste Italiane.
Le OO.SS hanno rappresentato al vice ministro, quanto sta accadendo in Poste italiane spa, rispetto all’impegno preso al Ministero dello Sviluppo Economico così come indicato nel verbale sottoscritto in data 22 ottobre 2020.
Le OO.SS. hanno rappresentato al vice ministro il mancato rispetto degli impegni da partedi Poste Italiane relativamente al sopracitato verbale in ordine a:
- reintegro dei lavoratori fuoriusciti;
- problemi logistici legati agli spostamenti dei lavoratori sulle nuovi sedi di lavoro;
- continuità occupazionale;
Il vice ministro, dopo aver ascoltato quanto esposto dalle OO.SS. si è riservato di verificarequanto prima, con Poste Italiane spa la situazione che si è venuta a determinare, conl’obiettivo di trovare una soluzione alle problematiche sollevate.Le parti si aggiorneranno indicativamente entro la fine di giugno 2021.Le OO.SS. ritengono positiva la disponibilità e la volontà ad affrontare concretamente lavicenda.
Comunicato in formato PDF
In Italia, dal 2022, tra i somministrati, persi oltre 3mila posti di lavoro, con oltre 1 milione di ore di cassa intergrazione (AIS)
FeLSA CISL NIdiL CGIL UILTemp, in rappresentanza dei lavoratori e delle lavoratrici in somministrazione (ex interinali), unendosi alle lavoratrici e ai lavoratori metalmeccanici e del commercio, proclamano per il 18 ottobre 2024, uno sciopero di 8 ore nel settore automotive. Manitestazione nazionale a Roma per difendere l'occupazione e chiedere al Governo e a Stellantis di costruire li futuro dell'industria dell'auto.
lI prezzo della crisi del settore automotive si sta scaricando pesantemente anche sulle condizioni dei somministrati: le ore di Assegno Integrazione Salariale (AlS ) nel biennio 2022/2023 sono state 790.566 e hanno interessato 5.375 persone; nei primi 9mesi del 2024 contiamo già 195.130 ore e 2.562 lavoratori e lavoratrici interessati. Negli ultimi tre anni si sono persi oltre 3 mila posti di lavoro, parliamo di lavoratrici e lavoratori in somministrazione con elevate anzianità di servizio che erano ormai parte integrante dell'organico strutturale dell'azienda.
Condividiamo e sosteniamo, quindi, con forza la richiesta di Fim Fiom Uilm al Governo e a Stellantis di realizzare un accordo quadro generale che possa dare risposte positive, non solo a chi lavora negli stabilimenti del Gruppo, ma anche a tutte e tutti coloro che lavorano nell'indotto indipendentemente dalla tipologia di contratto.
Senza un serio piano di sviluppo industrale, in Italia, la qualità e la quantità dell'occupazione saranno sempre a rischio.
SI ALLO SVILUPPO NO ALA PRECARIETÀ!
Adesione dei lavoratori in regime di somministrazione allo sciopero nazionale proclamato da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm per il settore metalmeccanico – 31 ottobre 2019.
Le scriventi OO.SS., in rappresentanza dei lavoratori in regime di somministrazione del settore metalmeccanico, proclamano e aderiscono alla mobilitazione e allo sciopero, cosi come proclamato dalle Organizzazioni Sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm, di due ore per la giornata del 31 ottobre giugno 2019 per tenere assemblee in tutti i luoghi di lavoro. Le mobilitazioni e lo sciopero si svilupperanno con le modalità decise a livello nazionale e territoriale dalle rispettive categorie di riferimento.
UILTemp
FELSA CISL
NIdiL CGIL
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FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp, ritengono non più accettabile il permanere della condizione di incertezza nella quale versano i 420 lavoratori somministrati in missione da 1 anno presso Poste Italiane con mansione di portalettere e dopo che per oltre 2 anni sono stati impiegati come autisti nei CMP di tutta Italia, assicurando il servizio durante i lockdown.
Il 26 ottobre 2021 con CGIL CISL UIL è stato sollecitato il MISE a convocare un incontro, sulla base degli impegni precedentemente assunti a partire dal verbale del 22 ottobre 2020 sottoscritto al MISE, al fine di trovare soluzioni strutturali e di continuità occupazionale per i lavoratori in somministrazione di Adecco, in missione oramai da anni presso Poste Italiane.
Per questo le Organizzazioni Sindacali FELSA CISL NIDIL CGIL UILTEMP auspicano che il MISE si faccia garante degli impegni sottoscritti sulla base delle disponibilità date da Poste Italiane che deve rispondere delle proprie responsabilità per non incrementare ulteriormente un clima di incertezza tra i lavoratori ed evitare che si affermi un meccanismo di precarietà generale nella più grande azienda di Stato nel nostro Paese.
Considerato che a fine Novembre 2021 arrivano in scadenza molti contratti di lavoro come FELSA NIDIL UILTEMP nazionali in mancanza di una convocazione di un incontro al MISE considerato che sono passati ormai diversi giorni dalla originaria richiesta di incontro,si riservano di intraprendere ogni iniziativa necessaria finalizzata a risolvere questa ingiustizia.
Nessun passo in avanti è stato fatto a favore dei 450 lavoratori somministrati da ADECCO in Poste Italiane, ai quali sono scadute le missioni il 31 dicembre scorso, nonostante le nostre continue sollecitazioni per garantir loro continuità lavorativa ed evitare lo stop ai contratti.
Più precisamente, a fine anno sono cessati gli ultimi 220 che erano rimasti ancora attivi dopo che da alcuni mesi addietro Adecco aveva cominciato a non rinnovare numerosi contratti di lavoro in quanto Poste non richiedeva più le prestazioni di questi lavoratori.
Dunque, dopo anni di lavoro svolto con professionalità e dedizione, dopo aver anche rischiato la loro salute avendo operato in piena pandemia e quando i vaccini erano ancora una chimera, Poste Italiane, azienda dello Stato, ha deciso di dar loro il benservito, nonostante una nota rosea situazione finanziaria e una forte crescita dei servizi e delle attività.
Inoltre, c’è anche da ricordare che come Organizzazioni sindacali incontrammo più volte l’allora Vice Ministro allo Sviluppo Economico Stefano Buffagni che, dopo aver avviato una interlocuzione con la dirigenza di Poste, prese un formale impegno affinché si garantisse continuità occupazionale ai lavoratori e per individuare una soluzione definitiva alla vertenza.
Dunque, pareva che dopo una grande mobilitazione territoriale e nazionale, si stava ottenendo un giusto riconoscimento per del personale, adeguatamente formato e professionalizzato e che, pur di andare incontro ad alcune necessità aziendali, ha accettato il demansionamento, proposto dal MISE su invito di Poste Italiane, passando da autista a portalettere, anche con perdita di salario, pur di conservare il posto di lavoro.
Tutto questo, però, non è bastato a Poste Italiane, ricordiamo ancora azienda partecipata dello Stato, che comunque ha deciso di mandare a casa, via SMS, centinaia di padri di famiglia, senza avere neppure un minimo confronto con i sindacati che fino al 28 dicembre, per strada, hanno invano atteso quell’incontro annunciato nel quale si sarebbe dovuto discutere della vertenza.
Noi tutti, lavoratori e sindacati, comunque continuiamo a pretendere risposte e visto l’atteggiamento poco corretto e istituzionale di Poste Italiane, torneremo a chiederle dinanzi al Mise, con una manifestazione nazionale che si terrà mercoledì 19 gennaio.
Sembra nulla possa fermare la ricerca del profitto, anche negli enti statali che dovrebbero per primi essere modello di garanzia delle tutele, per cittadini e dipendenti.
Il tentativo di raffreddamento avvenuto davanti alla Prefettura di L’Aquila nel mese di dicembre aveva riacceso uno spiraglio di fiducia nelle lavoratrtici e lavoratori in somministrazione impegnati in ruoli amministrativi presso la ASL1 Avezzano - Sulmona - L’Aquila, ma il 2023 fa cadere nuovamente tale personale ormai utilizzato da anni in posizioni strategiche dell’ente, sfruttato in periodo pandemico senza sosta, tenuto appeso ad un rinnovo contrattuale mensile definito costantemente l’ultimo giorno utile.
Quale OO.SS. di tali lavoratrici e lavoratori, UILTemp Abruzzo e Felsa CISL Abruzzo Molise tornano a denunciare l’ennesima abberazione del sistema che proprio un ente pubblico sta adoperando: per circa 60 somministrate e somministrati nei ruoli amministrativi, le prospettive occupazionali non vedono tutele del loro servizio. Alla riapertura del bando di concorso a loro dedicato non sta seguendo alcuna certezza su come verrà affrontato il periodo transitorio dato che il contratto di “fornitura di personale d’ufficio in regime di somministrazione lavoro” si è concluso e non è stato rinnovato.
Troviamo tuttavia esperito il bando di gara per la “fornitura di servizio di supporto amministrativo e tecnico” aggiudicato ad una società cooperativa.
Alla luce di tutto ciò, poniamo e ci poniamo alcune domande: questa è la soluzione individuata? Siamo di fronte ad un futuro passaggio contrattuale in perdita economica per lavoratrici e lavoratori? Considerato che lavoratrici e lavoratori in somministrazione operano negli uffici del personale, bilancio, ufficio acquisti, gare, ecc, ci chiediamo se la ASL1 abbia appaltato all’esterno i suddetti servizi essenziali?
Se fosse questa la giusta lettura alle mancate risposte ricevute nell’incontro alla Prefettura dello scorso 21 dicembre 2022, sarebbe un’ulteriore penalizzazione professionale per quelle lavoratrici e quei lavoratori che in ASL1 operano sulla gestione amministrativa, in alcuni casi da 13 anni, convinti che l’impegno profuso venga riconosciuto e ripagato. Si troverebbero invece di fronte ad un’amministrazione sanitaria che, al fine di tutelare il servizio, impegna le energie per trovare soluzioni volte all’economicità più che al rispetto delle professionalità cercando soluzioni alternative ad un contratto che garantisce parità di trattamento e tutele nel momento di fine missione.
Lavoratrici e lavoratori non posso più attendere! Hanno diritto a ricevere certezze occupazionali!
Per queste ragioni, facendo seguito ad uno stato di agitazione mai chiuso, UILTemp Abruzzo e Felsa CISL Abruzzo Molise proclamano SCIOPERO per l’intera giornata del 27 gennaio 2023 davanti alla Direzione Amministrativa ASL1 di Via Saragat al fine di ottenere le giuste chiarezze per quel personale impegnato a garantire il servizio amministrativo sanitario alle cittadine ed ai cittadini della provincia aquilana.
Le Segreterie
UILTemp Abruzzo - Felsa CISL Abruzzo Molise
UILTemp regionale: “E' il segnale di apprezzamento del primo passo fatto verso le nostre richieste da parte delle Apl e dell’azienda utilizzatrice”.
A seguito dei pagamenti che i lavoratori in somministrazione presso la SIAPRA Spa di Avezzano stanno ricevendo quale riconoscimento del mancato avanzamento di livello, come segnale distensivo la UILTemp Abruzzo annuncia la sospensione del Presidio Permanente attivato il 2 agosto scorso, mantenendo attivo tuttavia lo stato di agitazione perché riteniamo che il pagamento appena effettuato è solo un primo passo verso le nostre richieste per ripristinare la parità di trattamento garantita ai lavoratori dal settore somministrazione.
Inoltre riteniamo, visto il tavolo di trattativa aperto, non accettabili le scelte unilaterali dell’azienda utilizzatrice in quanto si ha la sensazione che il solo scopo sia di mantenere sui lavoratori della somministrazione il totale controllo dei loro diritti.
Facciamo Appello ad Assolavoro e a Confindustria per riattivare il dialogo, con la riconvocazione del tavolo tecnico, al fine di risolvere in maniera definitiva la vertenza aperta.
Nella mattinata del 10 luglio 2023, lavoratrici e lavoratori in somministrazione presso la ASL1 si sono ritrovati compatti più che mai presso la Prefettura di L’Aquila per esprimere tutto il loro dissenso alla procrastinazione delle elargizioni contrattuali previste dalla normativa vigente.
Un lungo percorso di interlocuzione con le varie parti coinvolte nella vertenza che ha radici lontane e che oggi ha portato all’ennesima necessità di conciliazione da parte delle istituzioni.
La delegazione UILTemp Abruzzo, unitariamente alla presenza del Segretario Nazionale Maurizio Sacchetta, è stata ricevuta con convocazione urgente dal Capo di Gabinetto Dott. Di Iorio all’incontro a cui hanno partecipato Patrizia Zaccaria per la Società Orienta, la dott.ssa Alessia Parlatore e la dott.ssa Gambini per la ASL1 e il dott. Matteo Petrelli per l’assessorato sanità della Regione.
UILTemp Abruzzo ringrazia della volontà espressa dalle parti, tramite la presenza e la partecipazione, di dirimere la controversia e giungere ad una soluzione definitiva di quello che sintetizza con “osservanza della Parità di Trattamento”. Tuttavia, non può, per rispetto delle lavoratrici e dei lavoratori oggi presenti e presenti sul campo ormai da svariati anni nell’affrontare i momenti più bui della sanità abruzzese, chiudere lo stato di agitazione che rimarrà aperto fino a che non si darà seguito in maniera concreta e fattiva alle rivendicazioni degli stessi.
Le risposte fornite e le conseguenti azioni non lasciano tranquilli nè UILTemp Abruzzo nè lavoratrici/lavoratori rappresentati che ad oggi si trovano ad affrontare non solo la perdita di lavoro derivante dalla mancata possibilità di stabilizzazione per un cavillo burocratico, ma anche ritardi e perdite economiche relative a regolamenti e burocratizzazioni del sistema che rallentano il giusto compenso delle spettanze.
Lo stato di agitazione continua perché...
...troppi rimandi e procrastinazioni su una tematica per la quale non dovrebbero esistere perplessità e ricerca di conferme. Tutto dovrebbe già essersi verificato in continuità normativa: a partire dagli arretrati contrattuali definiti a novembre 2022 dal ccnl della sanità, passando per il riconoscimento del tempo vestizione-svestizione e buoni pasto definiti negli accordi integrativi di luglio 2022, transitando per il pagamento delle ore lavorate ed autorizzate svolte dai somministrati nei ruoli amministrativi ancora non liquidate, per finire all’elargizione del premio produttività garantito anche dalla somministrazione deciso con accordo integrativo a giugno 2023.
Lo stato di agitazione continua perché...
...l’Orienta e la ASL1 devono garantire stretti tempi di risoluzione dei riconoscimenti economici.
Lo stato di agitazione continua perché...
...la Regione deve fornire un impegno concreto che possa aiutare tali lavoratrici e lavoratori ad ottenere un legittimo percorso che porti loro possibilità occupazionali stabili tanto quanto il lavoro svolto in tutto questo periodo.
La Delegazione Uiltemp Abruzzo ha colto l’occasione per ribadire l’importanza di garantire stabilità e tutelare le professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori in somministrazione impiegati nelle ASL Abruzzesi, e non solo, in questi anni, a valle dell’incontro sono state poste all’attenzione del Capo Gabinetto Dott. Di Iorio le mancate stabilizzazioni per tali lavoratrici e lavoratori, chiedendo, quale rappresentante territoriale dell’organo governativo, di inviare al Governo una nota relativa alla nostra richiesta di inserire nella prossima legge di stabilità la riapertura della deroga prevista per la sanità dal comma 10 della Legge Madia che permetteva al contratto di somministrazione di essere inserito nei contratti flessibili che hanno diritto alla stabilizzazione.
UILTemp Abruzzo insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori del settore, continuerà una mobilitazione pacifica proseguendo nella richiesta di tutela giuridica, occupazionale e soprattutto di dignità personale.
Adesione dei lavoratori in somministrazione alle mobilitazioni, con lo sciopero delle prestazioni straordinarie e delle flessibilità, di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm per il rinnovo del contratto nazionale settore metalmeccanico.
Le scriventi OO.SS., in rappresentanza dei lavoratori in regime di somministrazione del settore metalmeccanico, aderiscono alle mobilitazioni, con lo sciopero delle prestazioni straordinarie e delle flessibilità proclamato dalle Organizzazioni Sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm per il rinnovo del contratto nazionale.
Le mobilitazioni e lo sciopero si svilupperanno con le modalità decise a livello nazionale e territoriale dalle rispettive categorie di riferimento.
UILTemp
FeLSA CISL
NIdiL CGIL
Le scriventi OO.SS., in rappresentanza dei lavoratori in regime di somministrazione del comparto della sanità privata, proclamano e aderiscono alla mobilitazione e allo sciopero nazionale, cosi come proclamato dalle Organizzazioni Sindacali Cisl Fp, Fp Cgil e Uil Fpl, per l'intera giornata o turno di lavoro del giorno 16 settembre 2020. Le mobilitazioni e lo sciopero si svilupperanno con le modalità decise a livello nazionale e territoriale dalle rispettive categorie di riferimento.
UILTemp
NIdiL CGIL
FELsA CISL
Con la presente le scriventi organizzazioni sindacali FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp, aderiscono allo sciopero di 24 ore (l'intero turno di lavoro della giornata per tutti/e i lavoratori /ici coinvolti/e), proclamato dalle Segreterie Nazionali di Filt-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, per il giorno 26 novembre 2021, dei lavoratori somministrati in missione presso le imprese utilizzatrici associate ad Assoespressi che effettuano le consegne per Amazon Italia Transport. Lo sciopero si svolgerà secondo le modalità comunicate a livello Nazionale dalle rispettive Categorie di riferimento.
Documento in formato PDF
Con la presente le scriventi organizzazioni sindacali FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp, in rappresentanza dei lavoratori somministrati, aderiscono allo sciopero nazionale per il giorno 22 dicembre 2023, proclamato dalle categorie Fisascat-CISL, Filcams CGIL e Uiltucs nelle imprese del Terziario, Distribuzione e Servizi, della Distribuzione Moderna Organizzata e della Distribuzione Cooperativa, per il rinnovo dei quattro contratti nazionali di settore.
Lo sciopero si svolgerà secondo le indicazioni fornite dalle sopracitate Categorie Nazionali di riferimento
Documento in formato PDF
Con la presente le scriventi organizzazioni sindacali FeLSA CISL, NidiL CGIL, UILTemp, aderiscono allo sciopero generale proclamato dalle Segreterie Nazionali di FP-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, per l’intera giornata del prossimo 30 giugno 2021, per i Lavoratori di tutte le Aziende nelle quali vengono applicati i Contratti Collettivi Utilitalia e FISE/Assoambiente.
Lo sciopero si svolgerà secondo le modalità comunicate a livello Nazionale dalle rispettive Categorie di riferimento.
Con la presente le scriventi organizzazioni sindacali FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp, aderiscono allo sciopero generale proclamato dalle Segreterie Nazionali di FP-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, per l’intera giornata del prossimo 8 novembre 2021, per i Lavoratori di tutte le Aziende nelle quali vengono applicati i Contratti Collettivi Utilitalia/Ambiente e FISE/Assoambiente.
Lo sciopero si svolgerà secondo le modalità comunicate a livello Nazionale dalle rispettive Categorie di riferimento.
Comunicato in formato PDF
Con la presente le scriventi organizzazioni sindacali FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp, in rappresentanza dei lavoratori somministrati in missione presso le autorità portuali, aderiscono allo sciopero nazionale proclamato dalle categorie Fit CISL, Filt CGIL e Uiltrasporti che riguarderà l’intero settore portuale, dal giorno 3 aprile al giorno 5 aprile 2024, per la sottoscrizione del nuovo CCNL.
L’astensione dal lavoro sarà di 24 ore e riguarderà 2 ore per ogni turno di lavoro per tutto il personale.
Le strutture territoriali potranno articolare le 24 ore in un'unica giornata, ovvero venerdì 5 aprile 2024.
Lo sciopero si svolgerà secondo le modalità fornite dalle sopracitate Categorie Nazionali di riferimento.
Documento in formato PDF
Con la presente le scriventi organizzazioni sindacali FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp, in rappresentanza dei lavoratori somministrati, aderiscono allo sciopero nazionale proclamato dalle categorie FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, UGL Trasporto Aereo, per il prossimo 19 maggio 2023 in tutte le aziende di handling del settore del trasporto aereo.
Lo sciopero si svolgerà secondo le indicazioni fornite dalle sopracitate Categorie Nazionali di riferimento.
adesione dei lavoratori somministrati in missione presso le aziende di installazione impianti TLC allo sciopero nazionale del 26 maggio 2023.
Con la presente le scriventi organizzazioni sindacali FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp, in rappresentanza dei lavoratori somministrati, aderiscono allo sciopero nazionale di 8 ore proclamato dalle categorie FIOM-CGIL, FIM-CISL, UILM, per il prossimo 26 maggio 2023 in tutte le aziende di installazione impianti TLC.
Lo sciopero si svolgerà secondo le indicazioni fornite dalle sopracitate Categorie Nazionali di riferimento.
Documento in formato PDF
Con la presente le scriventi organizzazioni sindacali FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp, in rappresentanza dei lavoratori somministrati, aderiscono allo sciopero nazionale di 4 ore proclamato dalle categorie FIOM-CGIL, FIM-CISL, UILM-UIL, in tutte le aziende del comparto metalmeccanico da articolarsi nelle giornate del 7 e 10 luglio, secondo le indicazioni fornite dalle sopra citate Categorie Nazionali di riferimento.