Come mi proteggo? Il protocollo che vale anche per le lavoratrici ed i lavoratori somministrati, collaboratori, autonomi atipici
Quello che deve fare l'azienda
- informare il lavoratore tramite l’affissione /consegna di depliants
- puó, nel rispetto della privacy, rilevare la temperatura corporea del lavoratore, e isolarlo momentaneamente nel caso in cui questa superi i 37,5°
- vietare l’accesso ai luoghi di lavoro a persone con febbre oltre 37.5°
- ridurre al massimo occasioni di contatto con fornitori esterni
- sanificare periodicamente e pulire giornalmente locali, postazioni di lavoro, spazi comuni, di svago
- in caso rilevi la presenza di persona con covid-19, sanificare secondo quanto previsto dal ministero della salute
- mettere a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani e relativa segnaletica
- adottare misure di igiene e dispositivi di protezione individuale (dpi)
- favorire, in accordo con rsu/rsa, lo smart working
- rimodulare la produzione e organizzare turni sospendere e annullare le trasferte
- utilizzare ammortizzatori sociali disponibili
- contingentare ingresso e uscite, con modalita’, tempistiche e percorsi predefiniti
- ridurre al minimo riunioni, e spostamenti interni al sito aziendale, sospendere eventi e formazione
- gestire eventuale lavoratore sintomatico secondo quanto previsto dal protocollo
- rendere operativa la collaborazione tra medico competente e rls/rlst
Quello che devo fare io
- se ho febbre oltre 37.5 devo rimanere a casa e chiamare il medico di famiglia
- se ho sintomi influenzali mentre lavoro devo informare il mio datore
- sottopormi al controllo della temperatura
- evitare situazioni di contatto
- mantenere distanza di sicurezza (1 metro) evitare lungo tempo di sosta negli spazi comuni
- igienizzare spesso le mani
- adottare dispositivi individuali (dpi), come le mascherine soprattutto quando le distanze di sicurezza sono difficili da tenere
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