Sciopero nazionale lavoratori somministrati in missione presso Poste Italiane
Comunicato Sindacale
Il 30 giugno u.s. 17 lavoratori somministrati assunti a tempo indeterminato dalla Agenzia per il Lavoro Adecco e impegnati presso Poste Italiane spa, hanno visto interrompere la loro missione lavorativa. La volontà di chiudere questi 17 contratti deriva da una interpretazione assolutamente non condivisibile che considera il limite dell'anzianità di 24 mesi (previsto per i lavoratori temporanei) applicabile anche a questi lavoratori. Questi somministrati infatti non hanno un contratto temporaneo, ma sono stati assunti a tempo indeterminato dall'agenzia per il lavoro anche grazie a due accordi sottoscritti dalle scriventi organizzazioni sindacali con la stessa Adecco. A conferma di questo anche la circolare n.17 del 31 ottobre 2018 del Ministero del lavoro esplicita che nessuna limitazione è prevista per i somministrati assunti a tempo indeterminato inviati in una missione temporanea. Non bastasse le Organizzazioni Sindacali FELSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp hanno anche condiviso con l’agenzia per il lavoro la possibilità di intraprendere un percorso di staff leasing, ov - vero promuovendo, oltre al contratto a tempo indeterminato con Adecco, che anche l’assegnazione della missione con Poste fosse a tempo indeterminato, oltre a prevedere la possibile esclusione di questi lavoratori da ogni tipo graduatoria interna: tutti strumenti contrattuali proposti al solo scopo di dare continuità lavorativa. Inoltre, occorre sottolineare, che il destino preannunciato a questi 17 lavoratori, presto o tardi, sarà il medesimo anche per gli oltre 200 somministrati che con scadenze differenti sono impegnati presso Poste. Destino assimilabile ai 100 lavoratori a tempo determinato già scaduti nel corso del 2019 al raggiungimento dei 12 mesi di missione.
Per questo le organizzazioni sindacali UILTemp, NIdiL CGIL e FELSA CISL hanno indetto lo stato di agitazione nazionale confluito in un sit-in tenutosi il 26 giugno us presso la sede di Poste Italiane. Il sit-in si è concluso con un incontro tra OO.SS. e Poste Italiane ed un verbale in cui l’azienda ha preso l’impegno di provare a risolvere positivamente l’impasse relativo all’utilizzo della somministrazione a tempo indeterminato oltre i 24 mesi, e nel frattempo di provare ad evitare i primi licenziamenti. Ma, non avendo avuto dall’azienda, neanche a fronte di questo impegno scritto, alcun tipo di risposta, abbiamo proclamato lo sciopero degli straordinari e contestualmente avviato la procedura di raffreddamento presso il Ministero del Lavoro: nel seguente tentativo di conciliazione Poste Italiane non si è nemmeno presentata all’incontro.
A fronte del percorso sindacale fin qui condotto UILTemp, NIdiL CGIL e FELSA CISL proclamano per l’intera giornata di lunedì 27 luglio pv lo sciopero nazionale dei lavoratori somministrati in missione presso Poste Italiane.
Riteniamo infine necessario sottolineare come questi lavoratori negli ultimi mesi abbiano sempre garantito in servizio e svolto con grande responsabilità e professionalità le loro attività, soprattutto durante l'emergenza epidemiologica in atto. Nonostante questo e l’esistenza di soluzioni contrattuali che garantiscono Poste spa, in quanto assolutamente legittime, i contratti vengono interrotti e i lavoratori lasciati casa.
Per questo le Organizzazioni Sindacali UILTemp, NIdiL CGIL e FELSA CISL chiedono a Poste italiane di modificare la scelta di interrompere i contratti di somministrazione che raggiungo i 24 mesi e di assicurare la continuità occupazionale dei lavoratori in somministrazione in costanza di missione, perché non si può accettare che dopo anni di lavoro vengano interrotti i contratti, innescando così un meccanismo di precarietà generale, in un settore strategico ed in crescita come quello della logistica.
- Visite: 2630