
POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO: IMPENSABILE UN RAFFORZAMENTO SENZA I NAVIGATOR
Condividiamo le preoccupazioni del Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, sulla necessità di rilanciare il sistema delle politiche attive e di rafforzare le attività dei centri per l’impiego. Ma allo stesso tempo crediamo che esse vadano qualificate valorizzando in primis le professionalità acquisite da chi, come i Navigator, ha maturato importanti esperienze sul campo nel corso di quasi due anni di lavoro. Confidiamo che l’annunciata discussione sulla riforma delle PAL, che ci auguriamo sia avviata quanto prima anche con il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali, possa partire proprio da questi punti.
Abbiamo sempre sostenuto, insieme alle nostre Confederazioni, che non possiamo rinunciare a questo patrimonio di competenze, specie in un momento delicato come quello attuale in cui è emerso con ancora maggiore forza il deficit di personale che ancora sconta il nostro Paese quando parliamo di politiche di inserimento e reinserimento lavorativo e di occupabilità. Il riconoscimento di tutto quanto realizzato fino ad oggi da questi lavoratori pur tra mille difficoltà, nel corso di una pandemia e incontrando molteplici complicazioni di carattere strutturale, rappresenta il primo passo per dare seguito a quanto previsto dal Decreto Sostegni in termini di stabilità occupazionale di questi collaboratori che, come riconosciuto dallo stesso Ministro, sono stati selezionati, formati e ormai hanno maturato una innegabile esperienza di certo utile al nostro sistema complessivo di incrocio domanda-offerta di lavoro.
Auspichiamo di poter avviare presto un confronto con il Ministero e Anpal Servizi per condividere i percorsi necessari a garantire lo sviluppo delle politiche attive in Italia, cogliendo anche l’occasione delle previste assunzioni di nuovo personale all’interno delle pubbliche amministrazioni.
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