420 lavoratori in somministrazione rischiano il posto di Lavoro nella più grande azienda di Stato - Poste Italiane
FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp, ritengono non più accettabile il permanere della condizione di incertezza nella quale versano i 420 lavoratori somministrati in missione da 1 anno presso Poste Italiane con mansione di portalettere e dopo che per oltre 2 anni sono stati impiegati come autisti nei CMP di tutta Italia, assicurando il servizio durante i lockdown.
Il 26 ottobre 2021 con CGIL CISL UIL è stato sollecitato il MISE a convocare un incontro, sulla base degli impegni precedentemente assunti a partire dal verbale del 22 ottobre 2020 sottoscritto al MISE, al fine di trovare soluzioni strutturali e di continuità occupazionale per i lavoratori in somministrazione di Adecco, in missione oramai da anni presso Poste Italiane.
Per questo le Organizzazioni Sindacali FELSA CISL NIDIL CGIL UILTEMP auspicano che il MISE si faccia garante degli impegni sottoscritti sulla base delle disponibilità date da Poste Italiane che deve rispondere delle proprie responsabilità per non incrementare ulteriormente un clima di incertezza tra i lavoratori ed evitare che si affermi un meccanismo di precarietà generale nella più grande azienda di Stato nel nostro Paese.
Considerato che a fine Novembre 2021 arrivano in scadenza molti contratti di lavoro come FELSA NIDIL UILTEMP nazionali in mancanza di una convocazione di un incontro al MISE considerato che sono passati ormai diversi giorni dalla originaria richiesta di incontro,si riservano di intraprendere ogni iniziativa necessaria finalizzata a risolvere questa ingiustizia.
Somministrazione, Attività Sindacali, Poste Italiane, Adecco
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