
Rinnovo Contratto della Somministrazione: Grossi ”Occasione importante per rafforzare tutele e garanzie”, Mattone “adeguare ed aumentare prestazioni a lavoratrici e lavoratori”
Si è insediato stamane a Roma il tavolo della contrattazione per il rinnovo del contratto collettivo della somministrazione che vedrà le categorie di riferimento UILTemp, Felsa Cisl e NIdiL CGIL discutere la definizione del nuovo testo che regolamenterà il settore per i prossimi tre anni.
“Oggi prende il via il confronto con le Associazioni che rappresentano le agenzie di somministrazione rispetto a un CCNL che interessa in Italia oltre 500 mila lavoratrici e lavoratori, dopo che sui territori abbiamo indetto e realizzato centinaia di assemblee durante le quali si è illustrata la nostra proposta di rinnovo che oggi unitariamente proponiamo alle nostre controparti.”
Così la Segretaria Generale della UILTemp, Lucia Grossi.
“Abbiamo in mente un sistema rinnovato, ambizioso, che come già accaduto sarà precursore rispetto al mercato del lavoro del nostro Paese. Avremmo preferito avviare questa discussione in una fase politica più stabile, sperando che le importanti risorse del PNRR che riguardano formazione, riqualificazione emersione del lavoro nero e sulle quali facciamo affidamento per impostare le attività del futuro, siano salvaguardate, anche in considerazione del grande problema che le imprese hanno sul reperire personale con competenze specifiche e su cui ci spenderemo parecchio come Organizzazione. Il nostro contratto attraverso il fondo della formazione Formatemp è concretamente impegnato al fine di ridurre il sempre crescente divario tra domanda e offerta di lavoro, investendo risorse e mettendo in campo iniziative e attività che riducano questo forte gap.
Il contratto, comunque, in tutti i suoi capitoli, sarà sempre pronto ad adeguarsi alle necessità contingenti, come accaduto fin ora nei momenti in cui sopraggiungevano interventi del legislatore che modificavano aspetti fondamentali rispetto al suo utilizzo. Puntiamo a un testo di qualità, che rinforzi le rappresentanze e la contrattazione sui territori perché è lì che emergono le vere necessità di lavoratrici e lavoratori che tenga sempre più conto anche della sicurezza sui luoghi di lavoro, proprio perché spesso un lavoro contraddistinto da contratti siglati “last minute” rischia di trascurare questo aspetto fondamentale.
La somministrazione, a nostro avviso, deve rappresentare il migliore sistema di flessibilità che le aziende possono utilizzare, in quanto contrattato e in cui tutele, i diritti e le prestazioni esistenti - che puntiamo a migliorare - devono rappresentare la garanzia ed il valore aggiunto di questa tipologia contrattuale.”
Giancarlo Mattone della Segreteria Nazionale ha aggiunto che “I tempi attuali ci impongono di rivedere alcuni istituti contrattuali come ad esempio quello che disciplina la procedura di mancanza di occasioni di lavoro in riferimento alle opportunità di ricollocazione di quanti rimasti senza missione necessitano di aver garantita la continuità occupazionale. Occorre infatti disincentivare al massimo il turn over di lavoratrici e lavoratori in somministrazione e favorirne la ricollocazione occupazionale. E’ necessario, inoltre, migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza nel settore della somministrazione di lavoro introducendo figure tecniche negli organismi territoriali per verificare puntualmente gli aspetti legati proprio ai rischi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Rispetto alle prestazioni offerte dagli enti bilaterali di settore, ha concluso Mattone, puntiamo da un lato a semplificarne l’accesso, dall’altro a rinforzarle, con particolare attenzione a quelle relative a maternità, diritto allo studio, sanitarie e di mobilità territoriale, quest’ultima unica nel suo genere e che favorisce e sostiene quanti scelgono o sono costretti a cambiare città per proseguire nella missione lavorativa”
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