
Somministrati Ministero dell'Interno. Continuità occupazionale: aperto il confronto
Si è svolto nella mattinata odierna l’incontro richiesto dalle federazioni CISL FP, FP CGIL, UILPA con il Dipartimento del Personale del Ministero dell’Interno, il Dipartimento delle Libertà Civili e Immigrazione e il Dipartimento di Pubblica sicurezza, al fine di approfondire e dirimere la situazione riferita ai circa 1200 lavoratori somministrati impegnati presso gli Uffici Immigrazione Prefetture e Questure e Commissioni territoriali e nazionale. All’incontro hanno partecipato anche i segretari nazionali di FeLSA CISL Nidil CGIL UILTemp.
Il confronto è iniziato riprendendo i contenuti della legge di bilancio, la quale ha stanziato le risorse economiche per procedere ad una nuova aggiudicazione di una o più agenzie per il lavoro per la fornitura di lavoratori somministrati da impiegare presso il Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione e presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Nella fase di predisposizione del bando del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, l’Avvocatura Generale dello Stato ha espresso parere negativo circa l’inserimento all’interno dello stesso dell riferimento ad una clausola sociale. Per superare questo problema si sta valutando l’inserimento di una formulazione che individui un criterio preferenziale per attingere al personale precedentemente impiegato, al fine di garantire la continuità occupazionale e non disperdere il know how di conoscenze e competenze maturate. Inoltre, il Ministero si sta orientando verso la scelta di procedere ad un bando unico, suddiviso per lotti (Prefetture e Questure), al fine di agevolare gli adempimenti amministrativi e accelerare le relative tempistiche. Siamo stati inoltre informati che l’affidamento in precedenza assegnato a Manpower per il reclutamento di ulteriori 300 lavoratori, è stato revocato. I tempi della nuova aggiudicazione si attestano intorno ai 4 mesi, pertanto il Ministero ritiene che la riattivazione dei contratti in somministrazione avverrà nel mese di giugno.
Come Organizzazioni Sindacali abbiamo ribadito la necessità di una soluzione strutturale del problema occupazionale dei lavoratori somministrati, prevedendo percorsi che possano garantire una stabilità, mutuando esperienze e procedure già attivate in passato. Abbiamo al tempo stesso espresso forti perplessità sulla posizione dell’Avvocatura Generale dello Stato, apprezzando comunque la volontà del Ministero di inserire un criterio di preferenza nella selezione per quei lavoratori che hanno maturato una precedente esperienza, ribadendo al contempo che nell’ambito delle relazioni sindacali ci attiveremo per applicare la clausola sociale prevista del CCNL di settore della somministrazione. Abbiamo inoltre caldeggiato l’ipotesi che, riducendosi il periodo di assegnazione – da 12 mesi a 6 mesi – si possa ampliare il numero delle unità previste nel bando, così da garantire la continuità occupazionale per tutti i lavoratori precedentemente coinvolti. Abbiamo inoltre fatto ulteriormente presente la necessità di uniformare il destino occupazionale di tutti i lavoratori, dovendo quindi successivamente attenzionare anche la situazione dei 177 lavoratori Emas attualmente in forza fino al 27 marzo p.v.
In conclusione, abbiamo richiesto di mantenere aperto il tavolo di confronto e di essere aggiornati tempestivamente sulla definizione del bando e sull’evoluzione complessiva della situazione. A fronte di questo quadro le organizzazioni sindacali si riservano una valutazione più compiuta a valle della completa definizione della gara e convocando successivamente un’assemblea con tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori al fine di condividere i percorsi successivi.
Roma, 26 gennaio 2023
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