Lombardia, UILTemp e NIDIL CGIL: "Collaboratori IPSOS meritano altro trattamento"
Siamo in un momento di grande tensione tra i Collaboratori dei Cati delle sedi IPSOS di Milano a seguito dell’arrivo delle prime notule con l’ introduzione del pagamento a minutaggio.
Accade infatti che non vengano riconosciuti come orario di lavoro tempi tecnici non imputabili alla condotta del collaboratore, bensì ai sistemi di gestione delle interviste, quali ad esempio:
- il tempi di lancio dei sistemi a inizio lavoro, o quelli dovuti alla necessità di scollegarsi e ricollegarsi a causa di disallineamenti dei sistemi stessi, -o ancora all’impossibilità di iniziare le pause ex D. Lgs. 81/08 all’orario programmato causa necessità di completare un’intervista in corso, che determina un calcolo errato, in difetto, dei minuti di lavoro.
Inoltre ci risulta che in caso di fruizione della pausa 81/08 e successivo non pieno completamento del turno (ad es. pausa 81/08 di 15 minuti a partire dalle 20, fine turno alle 21.30 e l’operatore dopo la pausa finisce alle 20.45 o alle 21) per scelta del collaboratore che rientra nella autonomia insita nella natura della parasubordinazione, la pausa stessa non viene retribuita, in contrasto con il principio che il diritto alla pausa retribuita, finalizzata al riposo della vista dal videoterminale, matura per il lavoro già svolto e non può essere inficiato da quanto avviene successivamente.
Siamo certi che ci sono altri casi analoghi a quelli appena citati, che scopriremo a breve, e che l’azienda definisce come “sfridi” rientranti nella cosiddetta “dispersione”, e che invece noi definiamo semplicemente come mettere le mani in tasca ai Collaboratori dei Cati IPSOS.
Abbiamo inoltre scoperto che l’Amministrazione di Ipsos non può attualmente intervenire sulle discrepanze delle notule per le correzioni e modifiche opportune poiché la gestione delle stesse è data in appalto ad una società esterna.
Non da ultimo, ci vengono segnalate costanti pressioni dei responsabili ai fini di ridurre la “dispersione”, che hanno creato un clima lavorativo che mette seriamente a rischio la salute psichica dei Collaboratori.
Riteniamo innazitutto discutibile il sistema stesso del minutaggio e della dispersione, introdotto arbitrariamente dall’Azienda, a fronte di un Accordo Nazionale di regolamentazione delle Collaborazioni in questo settore, ASSIRM, in cui nella parte relativa ai Compensi non vi è alcuna traccia di questi criteri, neanche in via di interpretazione analogica. ASSIRM fa riferimento infatti a una “paga oraria lorda”, “paga fissa oraria”, senza tutte le specifiche che sono state introdotte unilateralmente da IPSOS.
Inoltre, il metodo: in presenza di esigenze inerenti la salvaguardia dell’Impresa e dell’occupazione, le Scriventi non si sarebbero di certo sottratte alla loro responabilità restando come sempre disponibili a sedersi con l’Azienda ad un tavolo di confronto finalizzato a trovare delle soluzioni condivise. Nei fatti, nulla di tutto questo, avendo IPSOS agito in maniera Unilaterale, convocando le OO.SS. , a territori separati, unicamente per comunicare loro le decisioni prese e le novità che sarebbero state di lì a poco introdotte.
Con molta pazienza e con le più che comprensibili pressioni dei Collaboratori, abbiamo atteso per capire come funzionasse in pratica il nuovo sistema.
LA PAZIENZA E’ FINITA!
In mancanza di risposte rapide alle questioni sollevate, ci riserviamo di tutelare i Collaboratori di IPSOS nelle modalità e con tutti gli strumenti che riterremo opportuni.
Segreterie regionale UILTemp - NIDIL CGIL
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